domenica 15 settembre 2024

Bye bye Singapore, vi saluto care signore

Oggi ultimo giorno a Singapore: Deo agimus gratias! No, non voglio offendere Singapore e i suoi quasi 6 milioni di abitanti, semplicemente i suoi divieti mi hanno letteralmente fracassato le gonadi, che ho più foto di me angoli delle strade a fumare dentro ad un cestino/smoking area che davanti ad piatto di riso.Come dire: bella ma non ci vivrei. Ma è l'ultimo giorno, decidiamo che ciascuno fa ciò che vuole: tana libera tutti! Vado a cercare una Singapore più intima ed etnica, insieme a Sara e uno dei Gemelli diveìrsi. E andiamo verso il quartiere arabo: riusciamo a NON perderci senza internet, mappe e guide, gioia, giubilo e sursum corda! La  moschea è un tantino appariscente eh, non si può dire che non sia visibile a distanza. Evito di entrarci perché fa un caldo porco e non voglio avvolgermi tipo salame ecumenico di Mortara. Il quartiere è variopinto, le sue casette basse sono in netto contrasto con i grattacieli alle spalle. Ovviamente dovevo beccare un raduno di sidecars proprio nella parte centrale del quartiere 
così rimango circa mezz'ora dietro al c*lo di questa gente. E ma wow ragazzi, qua c'è Fika! 
Ehm, no, non parlo della signorina che è entrata di prepotenza nella mia foto (ma che disdetta!) ma del classico bar svedese sullo sfondo: che ci fa in Arab street? Niente, crea mescolanza, integrazione e ricchezza. Anche la street art è morigerata da queste parti Dario decide di farne parte, sia mai che riesca a fare una foto decente senza che qualcuno passi al momento dello scatto.
E a proposito di scatto che statue bizzarre si incontrano in questa città, immerse nel bel mezzo del niente,ai margini di una strada a 4 corsie che devo attraversare mentre vado a Little India, il quartiere indiano appunto. Che figata di quartiere, ci starei tutto il giorno, a perdermi nei vicoli sperduti, tra odori di spezie e sciarpe di cashmere. È in questo quartiere che compro i primi regalini di questo viaggio, ossia delle spezie: no, non ho comprato la calamita del Marina Bay Sands, alias Pisellone, e neanche dello skyline con i grattacieli di Singapore. Dopo una settimana di cibo talmente speziato che non so più dove siano le mie papille gustative, mi è sembrato doveroso infliggere agli amici la stessa punizione. Ho comprato le spezie in un negozio così lercio che sicuramente avrò contratto qualche malattia rara, ma era pieno di indigeni del luogo, quindi mi sono fidata. E per finire il mio tour mi manca solo la Cina. Ero già stata a Chinatown ma stavolta è diverso, stavolta non devo seguire nessuno e non devo attraversare statali rischiando m la fustigazione, adesso mi prendo il mio tempo. Questa può anche sembrare una Chinatown finta ma in realtà il 77% della popolazione di Singapore è cinese e la religione più diffusa è quella buddista, non quella musulmana. Però, perdonatemi, non voglio mangiare cinese, vi prego, datemi qualcosa che non sia speziato, senza salsa di soia, senza cumino, che sia liscio, giusto un po' di sale se proprio vogliamo essere pignoli. E l'unico posto nel quartiere con queste caratteristiche è questo: non sono mai stata così felice di vedere la M del Mc Donald's nella mia vita, benché in Italia io frequenti questo fast food con la stessa frequenza con cui vado a confessarmi, cioè mai. Ma sono felice, mangio un panino, un PANINO zio cantante, uno fottuto panino che fino a ieri schifavo e oggi mi sembra incredibile assaggiare del cibo "no spicy". Perché dovete sapere che ogni santo giorno io ordino qualcosa e specifico "zia, mi raccomando, no spicy, no chili" e poi mi arriva questa vagonata di carne o pesce con una salsa esplosiva quanto il Krakatoa. E peraltro io mangio sempre per ultima perché la cameriera si scorda della mia esistenza oppure perché qualcuno del gruppo prende il mio piatto considerandolo suo. Sta di fatto che ho perso una taglia, devo necessariamente comprare una cintura, un elastico, delle bretelle, qualcosa che mi regga le braghe perché rischio di rimanere in mutande, che brutta immagine! E comunque alle 18 torniamo in hotel, puzzando come bidoni dell'umido, perché la temperatura odierna è semplicemente disumana. Ma ho due notizie, una buona e l'altra di m*rda: la notizia buona è che lasciamo Singapore; la notizia marrone è che partiamo alle 22,00 con un BUS NOTTURNO e trascorreremo la notte sull'autobus. E non abbiamo la possibilità di lavarci... ergo usciremo da Singapore appiccicosi come la glassa dei pabassinos. Me lo sento che prima delle 22,00 mi arresteranno per abuso di bestemmie variopinte. 

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