venerdì 2 agosto 2024

(im)preparazione per il cammino di Santiago

Ci siamo quasi: oggi parto per il cammino di Santiago e io sono pronta come quando presi 2 meno all'interrogazione di matematica. Quando affrontai il primo cammino, quello portoghese nel "lontano" 2022, avevo macinato infiniti chilometri di corse mattutine e camminate in montagna con uno zaino pesante quanto l'incudine di ziu Peppeddu. Quest'anno mi sono preparata con infiniti aperitivi e lunghe serate cazzeggio style sul lungolago. Oggi parto con una preparazione inesistente, con un anno trascorso tra inquietudini e crolli disastrosi, pezzi di vita che ho perso incespicando sui miei stessi passi. Ho deciso di partire a giugno, quando ho stabilito che il mio mood perpetuo sarebbe stato ZERO ACCOLLI, e infatti ho deciso di partire DA SOLA. Sola??? Come da sola??? Non hai paura?? A 50 anni da sola in mezzo alle montagne...manco andassi in Nepal, zio cantante, e soprattutto, sto andando in Spagna non nella baraccopoli di Dharavi. Partirò da sola perché ho bisogno di solitudine, di gestire il mio tempo senza aspettare niente e nessuno, di camminare seguendo la strada che preferisco, di fermarmi quando sono stanca e sentirmi libera di tornare indietro perché sicuramente, lungo il tragitto, perderò occhiali, sapone, accendini, mutande e pazienza. 
Questo viaggio è il mio punto zero, quello che ciascuno si deve concedere uma volta nella vita, dove tutto finisce e tutto inizia. Ho finito di preparare lo zaino alle due e mezza di questa notte, ho dormito un'ora e mezza con i gatti che facevano la promenade sulla mia testa,
per poi fingersi morti e il vicino di casa che smadonnava proprio alle 3 di notte generando agitazione nei miei gatti... no, nei gatti nessuna agitazione.  In più l'amico Pier è venuto a prendermi alle 3:55 perché lui è un ninìn ansioso e mica puoi arrivare in ritardo? Ho fatto in tempo ad esplorare per circa 7,4 volte tutto il Terminal 1 di Malpensa, ora posso scriverci una guida! In aeroporto ho ispezionato lo zaino: mancano un sacco di cose. Mi piacerebbe dirvi che ho deciso di non portarle ma non è così. Sono cambiata in questi due anni e soprattutto in questi due mesi. Le cose che non ho portato semplicemente le ho scordate, e probabilmente non ne sentirò la mancanza. Ho portato delle cose apparentemente futili, come una penna Bic a 4 colori, un vestitino con scollo ombelicale e un profumo al muschio bianco davvero delizioso. Le cadute e le ferite portano un po' di sana civetteria e di amor proprio: non mi sono allenata ma ho trovato il tempo per andare dall'estetista e farmi la pedicure... "lo smalto non lo mettiamo, giusto?... certo che lo mettiamo!...ah. vai a camminare con le scarpe aperte??... no, però mi piace portare lo smalto, anche se gli altri non lo vedono". E ieri ho fatto il colore e la piega, poco importa se porterò i capelli legati perché farà un caldo infernale: mi piacciono i capelli morbidi e ordinati. Sono cose che piacciono a ME, non importa se sono inutili e appaiono leziose, io sto bene e mi piaccio con lo smalto anche sotto le scarpe da trekking e le mutande con del pizzo sotto i pantaloncini tecnici. Questo è il mio viaggio: sarà lento, perderò tante cose, lascerò andar via tante persone ma soprattutto sarò serena qualsiasi cosa accada. Perché sto facendo una cosa bella, una cosa che mi piace e la sto facendo solo per ME stessa. È così che inizia questo volo verso il volermi bene.

3 commenti:

  1. Sarà un bellissimo ricominciare.
    Lunedì parto anche io.

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  2. Sarà stupendo. Sarai in compagnia di te stessa che è la miglior persona che conosci al mondo.
    Buen Camino 💪🏻🥾🥾

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  3. Ti auguro che da questo punto zero...tutto inizi per te . Buon inizio Sfiggy 😘

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