giovedì 8 agosto 2024

Quinta tappa in solitara

Oggi ho fatto una tappa intima e solitaria, è capitata per caso come tutte le cose belle. Ho aspettato Chiara e Pino che sarebbero dovuti passare davanti al mio albergue a Barbadelo, fare colazione e partire. Chiara però ha litigato con maps e non ci siamo incrociati. Sono partita sola e dopo i primi passi mi sono resa conto che ne avevo bisogno. Ho fatto un lungo tratto al buio e le prime luci mi hanno mostrato un cielo nuvoloso. Bene, direi che anche oggi il giubbotto lo tolgo alle 12. Il primo paese che incontro è questo: si limita a queste case e un numero imprecisato di stalle. Bah! Oggi ho 27 km di tappa ed è una tappa bellissima: si susseguono tanti saliscendi dolci e dei tunnel che mi fanno sentire avvolta. Potrebbe essere tutto molto poetico se...ops! Mucche, l'odore di cacca è piuttosto importante. Per strada i volti conosciuti sono tanti: alcuni me li lascio alle spalle, altri mi superano, ma con tutti c'è sempre lo spazio per due chiacchiere e un sorriso. Ho freddo, nei boschi tira un venticello che potrebbe essere ottimo alle 13:00,ma no, non oggi, ti pareva! La mia collega Robi mi manda un vocale dove suggerisce di fermare un contadino e chiedergli una felpa. Ora, come posso spiegare a quell'esserino angelico della Robi che sto camminando da giorni tra merda e cimiteri di paesini disabitati? E che i contadini che incontro talvolta non sono proprio rassicuranti. Direi che mi tengo il freddo. Peraltro qua in fatto di agricoltura sono all'avanguardia, wow, proprio l'ultimo modello, ve'? Oh ma che bello  c'è il cartello di un bar... no, non è proprio un bar, zio pera. Aspetterò il prossimo paese ma nel frattempo perché non inebriarsi di questo sano odore di m*rda? Sei stata tu? Di' la verità, hai la faccia colpevole. Il primo paese arriva, evviva! No, ho sbagliato, in realtà è una grande, enorme casa che fa da bar, albergue, osteria, area de descanso, toilette pubblica e probabilmente avrà anche una scuola all'interno, ma fanno dei dolci buonissimi! Arriva così, come un colpo di mannaia tra capo e collo, la prima salita. Era una odiosa salita di ghiaia e pietre, ora è lastricata dalle mie bestemmie creative. Ma toh, il sole, che bello! Arriva proprio quando è finito il bosco, non è incredibile il tempismo dell'universo? Si, vi ho già detto che mi piacciono le balle di fieno, ma guardate queste: non sono bellissime tutte in fila? No eh? Comunque sono partita da Ponferrada che mancavano circa 215 chilometri, ho perso un po' la cognizione spazio temporale e non mi rendo conto di quanto io abbia camminato... COSAAAAAA??? Mi state dicendo che ho alle spalle 115 km??? Ma soprattutto che mancano 100 chilometri per buttare scarpe e zaino dentro l'oceano? Quando arrivo al cippo dei 100 km esatti ci sono una decina di persone, mi chiedono se posso fargli una foto "todos juntos", certo brò...però fa delle foto demmerda il tuo cellulare eh! Ma toh, una norvegese solitaria che mi chiede di fargli una foto, certo sista, sei pure sdraiabile ma ho altro da fare. Ma perché non fare anche la foto a due che fanno il cammino in bicicletta?? C'è qualcun altro che vuole la foto? Sono qua apposta! Mancano meno di 100 chilometri a Santiago ma le mucche non mancano, e soprattutto non mancano le loro torte sachermerd Le mucche sono talmente tante che ad un certo punto c'è una sorta di transumanza e tutti ci fermiamo in attesa che loro, paciorotte produttrici di cioccomerd, passino indisturbate. Orbene, sto per arrivare a Portomarin e la maggior parte finisce la tappa qua, io però me la sento calla e voglio spingermi più in là. All'ingresso del paese...ma vi drogate?? Ma cosa mettete le scale a far cosa? Perché poi? Un ascensore? Dalle retrovie sento il mio nome: sono arrivati anche Chiara e Pino, il quale è distrutto ma io confido nel suo temperamento abruzzese e so che ci vedremo a Finisterre. Siccome i 27 km non mi bastano, faccio anche un giro a Portomarin,  quel tanto che basta per... Ciao Portomarin, bella ma non ci vivrei. Mi trovo davanti ad un bivio: cammino tradizionale o complementare? Dicasi complementare una sorta di variante, da maps vedo che è più corta, forse sarà più impervia...non lo so, ma di fatto mi sento anticonformista, fanculo la tradizione, vado per il complementare. Mi sento molto rivoluzionaria per questa scelta che si rivela sorprendente:il sole picchia forte ma io sono protetta dagli alberi, una meraviglia. Oh ma guarda chi c'è! La norvegese sdraiabile! Facciamo un pezzo di strada insieme ma siccome lei ha le gambe da un metro e novanta, mentre io mi limito a un metro e una nespola, le dico che può anche prendere la via di fuga. Sopra un cippo c'è una scritta che ritroverò tante volte da qua in avanti: "Dio non ha inziato da Sarria" ed è una sorta di "razzismo" per coloro che fanno gli ultimi 100 km necessari per ottenere la Compostela. Per me ciascuno inizia da dove vuole e da dove può, semplicemente Sarria è una città orribile ed eventualmente Dio l'ha schifata per altri motivi. Esco dal confortevole bosco e... la statale, senza un albero, alle 13,00 con un sole che spacca il marmo di Carrara meglio del filo diamantato. Mancano quasi 5 chilometri e saranno tutti così. Voglio morire, incontro gente distrutta che supero, raga, spiace, mi fermerei a fare 4 chiacchiere ma non ce la posso fare. Ai lati della strada la classica movida della Galizia. Finisce la statale, ho un sussulto, sto per saltare di gioia quando vedo una stradina sterrata, mi aspetto un bosco fresco, super fresco... ma no, niente, non è giornata. E la dovete smettere con questi bivi, che non ho voglia di scegliere, e tanto in entrambi i casi vado a finire sotto il sole, devo solo scegliere izquierda o derecha...un pasito pa'lante Maria, no, non ce la faccio a ballare. Un miraggio, c'è una casa, zoom infinito con il cellulare... È IL MIO ALBERGUEEEEEE!!! Non aspetto il check in, tolgo le scarpe prima di entrare, datemi da mangiare... certo, il caldo gallego buono, ottimo, dopo 2 ore sotto il sole anche meno eh! Esco in giardino, c'è la piscina, ma soprattutto ci sono dei ragazzi italiani. Dividiamo l'asciugatrice e qualche ora di chiacchiere. Ci scambiamo il numero, ci rivedremo. Vado a letto presto, sono stanca. Penso che mancano 84 km alla meta. Ho superato i 100 km da sola, ed era quello che volevo. In quel cippo spartiacque la mia foto è stata questa: un bastone a sorreggermi quando sono in difficoltà, un cappello per proteggermi dal sole. Il resto sono io, una donna un po' svitata che ancora ha voglia di giocare e di sognare in grande. 

1 commento:

  1. Sei una meraviglia. Il Cammino pur con l'aumento delle persone che lo frequentano conserva ancora una magia primitiva. Grazie per il tuo diario ❤️

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