martedì 29 ottobre 2024

Il piccolo mondo colorato di mia madre e quello immobile di Jons

Ma parliamo un po' di questo viaggetto in Sardegna che si è rivelato rilassante e leggero, partito proprio col sole in fronte. Non ho bisogno di prendere un aereo per avere la testa tra le nuvole ma lassù i pensieri si aggrovigliano: Lo so che sto andando alla commemorazione di mio fratello, che 7 anni fa prendevo un volo per dargli l'ultimo saluto e ogni anno ripercorro la stessa tratta, la stessa ferita e lo stesso cielo. Potrebbe sembrare un viaggio triste ma non è esattamente così...oddio, non è proprio il carnevale di Rio de Janeiro eh! Sono arrivata nella mia isola che come sempre mi ha accolto con le sue isolette sperdute e il mare che risulta straordinario anche attraverso il vetro spesso dell'aereo. Certo, abbiamo anche gli allevamenti di spigole, uno stabulario di cozze dietro l'altro e un sole che scansateve: sono partita vestita come Messner sul K2, scendo dall'aereo e... trovo mia sorella in maniche corte che mi guarda con la tenerezza tipica del "poverina, è diventata come i continentali". Però sono arrivata a casa: tre giorni di sole, mare e spiagge? No, perché qua il mare non si sentebenché si trovi a un quarto d'ora di strada, il mare qua è un perimetro lontano e si vive di cuore, silenzio e modernità. Sono persino andata in azienda, dove i cani mi hanno abbaiato dietro per tutto il tempo: mamma dice che ero vestita troppo sgargiante per loro. Sgargiante? Forse le scarpe viola e gialle? Ma godiamoci questa paceeeehh...no, perchè arriva una jeep: una famiglia milanese entra nella stalla cercando una strada provinciale. I cani muti ché i milanesi non sono sgargianti. Ma siamo ospitali, scendete, dice mia madre, quelli guardano il panorama, bellissimo dicono, mio padre insiste per un bicchiere di vino, quelli inorridiscono, no dobbiamo guidare dicono, mio padre sostiene che "eh ma questo vino è leggero". Mio padre ha uno strano concetto di leggerezza e il suo vino, buono, per carità, ha tipo 14 gradi abbondanti. Dettagli. Quelli rimangono sbalorditi, fanno i complimenti per come è tenuta l'azienda, bellissima, ordinata, guarda, dice, le pecore rimangono tutte in fila, sono ordinate anche loro (Vabbè, sono milanesi, che ci vuoi fare?). La moglie si guarda intorno, vede le piante grasse sulla finestra della stalla e sorride a mia madre, a colei che ha riempito di piante grasse ogni angolo dall'azienda, stalle comprese. E vanno via, contenti, sorridenti, gli ho indicato la strada per andare a vedere il tramonto dall'alto e mio padre mi ha rimproverato fino a sera: era troppo lontano quel punto, non sarebbero mai arrivati in tempo per il tramonto, magari si sono persi, chissà se erano arrivati a casa o se per colpa mia erano finiti in qualche scarpata di Monte Nieddu. Grazie padreh per questo ulteriore e sano senso di colpa! Torno a casa e trovo un sacchetto sulla porta: oddio sarà un ordigno, un atto intimidatorio? No, siamo in Sardegna e qua funziona che se la vicina ha coltivato ravanelli ne regala un po' a mia madre che non li ha piantati. E mia madre regala a lei dei pomodori che non le son venuti bene quest'anno. Funziona che arriva il miglior amico di mio fratello e porta del vino, ché domani c'è la messa e così lo offriamo al rinfresco. Ma non ci penso, sarà domani. Fa caldo, faccio l'insalata di riso, leggera e sana... mamma, perché le melanzane impanate? Cosa non era chiaro nelle parole "leggera" e "sana"? Però buone, grazie mamma per questo etto in più sui fianchi. E si va a nanna: come sempre dormirò nel letto di mio fratello. Oddio che cosa brutta, che pesante, che ansia...e invece no. Ho diviso questa camera con lui fino all'adolescenza, e ora torno da dove sono venuta. In questa camera non è cambiato niente da allora, ci sono i ritagli dei Dire Straits e Mark Knopfler che avevamo incollato da ragazzi, l'unica orribile sveglia della casa con una suoneria accettabile si è fermata in un giorno qualsiasi e nessuno se n'è accorto, nel borsellino c'è la sua patente con i bolli colorati, dei petardi per un capodanno che non è riuscito a festeggiare,scatole di Tiklid nel secondo cassetto del comodino, immobili dal mese di ottobre 2017,il profumo di Yves Saint Laurent, le videocassette che mia madre ha messo in ordine come se domani mio fratello dovesse tornare e chiedere di guardare Jurassic Park. Mia madre ha sempre tenuto in ordine il suo armadio, come se dovesse ancora indossare quelle felpe, l'infusore del Desferal è ancora qua, anche se non ha più bisogno del Desferal per vivere,tutti i fumetti di una vita, anche quelli che leggeva al Gemelli, è tutto uguale in questa stanza immobile...no, non è tutto uguale. Nell'armadio di mio fratello c'è un ripiano con la mia biancheria. Ogni volta che parto la lascio in disordine, ogni volta che torno è in ordine: mia madre entra e riordina tutto, le mie cose e quelle di mio fratello. Stavolta no: il mio ripiano è in disordine, mia madre non ha più aperto l'armadio. Non so se stia guarendo o se è troppo stanca per farlo ancora dopo 7 anni, ma lo prendo come un buon segno e vado a letto. Domani c'è la messa, verranno tutti gli amici di Jons che come sempre non entreranno in chiesa ma verranno poi a casa a ricordare mio fratello. E no, non è triste, è una festa, si mangia, si beve, si ride ricordando le avventure di Jons, le feste nella cantina di casa mia, io che bestemmiavo perché al mattino trovavo 15 cartoni di pizza, i concerti, le feste della birra, le gite in Barbagia. È un bel momento, quest'anno è stato bellissimo: c'erano tante persone, amici di Jons che sono venuti da lontano, abbiamo finito tardi, abbiamo riso e pianto, ma soprattutto bevuto, tanto bevuto. Jons sarebbe stato contento, avrebbe sorriso, felice di questa festa. Ma toh, arriva l'ultimo giorno di Sardegna, oggi mi rilassoooNOOOO! Ma perché non facciamo un po' di culurgiones? Sia mai che rimaniamo troppo leggeri eh! Mamma cosa sono quelle cose fritteeeeee???? Sono le animelle, ti piacevano tanto quanto eri piccola... MAMMAAAAA ho 52 anni, peso 45 chili e vorrei rimanere così...santo cielo, che buone sono, dici che fanno ingrassare? No, vero??? Vabbè, ora riposooooNOOOO! Ma guarda cosa ha portato tuo padre: le cotogne! Ah tua madrina faceva una cotognata buonissima, con le noci dentro, tu la sai fare? E sbuccia cotogne, cucina cotogne, mammaaaa dove sono le noci? Eccole... mamma, stai scherzandoooo? Non abbiamo noci sgusciate? Beh no, sono del nostro albero, sono buone... MAMMAAAA ma ti fanno schifo quelle Noberasco già belle pronte? E schiaccia le noci, sbuccia le noci, non ce la posso fare, voglio tornare dai miei gatti, sul mio divano a giocare a scacchi, e invece... E poi arrivano a turno parte dei miei 36 cugini di primo grado, perché la mia non è una famiglia, è un clan, zio pera. Qualcuna chiede a mamma delle piante grasse dalla sua nursery, ah si, perché qua in ogni angolo trovi foglie di piante grasse infilate nel terreno, poi lei travasa, cura, regala. E c'è qualcosa di strano tra le piante di mia madre: ci sono dei fiori. Mia madre aveva un giardino fiorito, splendido. Quando Jons si è ammalato gran parte delle piante sono morte e mia madre le ha sostituite con le piante grasse, perché non necessitavano di tante cure. Per anni gli unici fiori sono stati quelli dell'orchidea che abbiamo portato anche in cimitero. Quest'anno sono tornati i fiori, ci sono fiori gialli, rosa, bianchi, lilla, ci sono fiori persino sulla centralina del fotovoltaico! E vado via con un sorriso sulle labbra da questo paese dove tutto è sempre uguale, anche i cartelli eternamente forati dalle pallottole di capodannoooNOOOOO! Non posso crederci, hanno cambiato il cartello!!! È nuovo! Errata corrige: è nuovo quello sulla statale, dove passano i turisti, quello dentro il paesino è sempre stile colabrodo con pregiate decorazioni di pallettoni. Sono andata via 18 anni fa perché questo è un paese statico e immobile, tranne mia madre, che lentamente torna a riempire il suo piccolo mondo di colori.