venerdì 18 ottobre 2013

Italiani: popolo di burattinai, evasori fiscali e...twitteri.

 Quando arrivai a Londra mi sono chiesta: cosa penserà di noi questo popolo londinese? Dopo un paio d'ore avevo conferma dei loro pensieri: si materializzavano in una risata accompagnata dalle parole "Bunga-Bunga" o "Schettino". Ovviamente ho comprato subito i newspaper quando andai a fare la spesa. Già, perchè qua le edicole non esistono, i giornali li trovi in qualunque supermercato. Qualcosa che somiglia a un'edicola sono i chioschetti fuori o dentro le stazioni della Tube. La cosa che contraddistingue i quotidiani londinesi da quelli italiani è che sui vari newspaper anglosassoni si parla di tutto. Ma proprio di tutto: dalle pirlate del figlio discolo di Carlo d'Inghilterra (eppure questo Harry a me sta tanto simpatico) alla politica della Cina, dalle pedalate del sindaco di Londra ai giudici di X Factor (quello inglese), dalle storie di bullismo e buonismo alla politica...italiana. Si, parlano anche di noi. Con tutto quello che succede a Londra questi trovano il tempo di occupparsi dei cazzi nostri, incredibile! Perchè ovviamente è preferibile che si scordino di noi, che trovino un posticino nell'oblio e ci schiaffino là dentro. Lo so, voi davvero pensate che al di fuori del nostro perimetro non si sappia niente, tipo "i panni sporchi ce li laviamo in casa"...e le mutande pure che magari è scappata qualcosa...invece questi sanno tutto di noi. Non ci credete?! Faccio parlare le immagini. Spero che qualcuno capisca just a little bit di inglisc (altrimenti Google translate può essere un valido alleato), guardate e capirete perchè quando andate all'estero vi guardano con quella faccia tipo...come dire...quasi come voler dire..."italiani, ma quando cazzo vi svegliate??"

Traggo giovamento nel vedere che la parola "Mafia" e Berlusconi sono un binomio inscindibile. Senza peraltro che il quotidiano sia tacciato come "certa stampa comunista" o addirittura bolscevica! Qua le cose vengono chiamate col proprio nome, se un imprenditore paga dei boss mafiosi per averne dei vantaggi, la conclusione è lapalissiana: è semplicemente un mafioso. Risulta così semplice: se un uomo è affetto da impotentia coeundi o generandi possiamo chiamarlo Farinelli e metterlo a cantare nel coro di Tölzer Knabenchor, ma non possiamo metterlo a fianco di Trentalance in "Banana meccanica" (dai donne, su...dai che lo sapete chi è Franco Trentalance, su!). Ogni cosa deve avere un proprio nome e un posto dove essere collocata: se Berlusconi ha trattato con la mafia, va definito mafioso e collocato in galera. E mettere la chiave nella mia tasca sinistra, che è sempre quella bucata.


Che meraviglia questo titolo! Tratto da "The Economist" (non sarà anche questo comunista??? No eh!) che dice "Ancora un burattinaio", e la didascalia della foto dice "Signore, in fila"! Se qualcuno ha voglia, tempo e occhi buoni può leggere il contenuto dell'articolo. Buon divertimento!
Schettino. Quando penso a Schettino non riesco a scordare che in quella tragedia sono morte oltre 30 persone e non riesco a fare battute. Penso al dolore di chi ha perso i figli in quella nave assurda...e non posso sorridere. Perciò quando è andato in onda il raddrizzamento di questo colosso del mare, io non vedevo niente di spettacolare, ma solo l'immagine di una nazione che cercava di riparare alla propria boria con uno show imperioso che voleva dire "tanto riusciamo a risollevarci". Io invece ho pensato: e se invece si fosse evitato tutto questo dal principio? Se invece questo cazzo di inchino o saluto si vietasse e basta? Se invece vaffanculo Schettino e tutti gli altri del saluto alle città di mare, tieni quella nave dritta e non farla affondare, idiota! Inutile che poi ci vantiamo che abbiamo fatto (guidati da un sudafricano)  il recupero di un relitto in mare più difficile della storia. Magari potevamo (e possiamo in futuro) evitare di farle affondare queste navi.
Il giornalista dell'articolo sul raddrizzamento della Concordia fa una sorta di parallelo fra Schettino e Berlusconi, che sono i nomi contemporanei più conosciuti oltre i nostri confini. Perchè Schettino è lo stereotipo italiano dell'eterno adolescente che cerca di far colpo sulle ragazze, dice in sintesi il giornalista, un po' come Berlusconi, no? E allora il giornalista chiede agli italiani: ma come cazzo (quest'ultima parolina dolce non la dice) avete fatto a tenervi per così tanto tempo questo "pensioner playboy" (donnaiolo pensionato) con tutto quello che ha fatto, con la sua condanna, con le sue ragazze minorenni (underage girls) e il resto? Bene, pare che chi lo vota lo veda come un modello a cui vorrebbero somigliare: ricco, non pagare le tasse e circondato da belle ragazze.  Ma....davvero?!?! Ecco perchè all'estero dobbiamo precisare che non siamo Berlusconiani e dimostrare che non siamo come lui. E credetemi: è una grande fatica perchè ovviamente ce lo siamo tenuto per decenni ed è lecito pensare che ogni italiano faccia parte di quella maggioranza di pecore che alle urne mette una X sognando così di trovarsi nel letto Belen con tutto uno sciame di lepidotteri. Poi passano la vita a giocarsela con Federica ManoAmica, ma questo è un altro discorso. Auguri.

Se pensavate che il termine "Scilipotismo" non avesse varcato le Alpi...sbagliavate. Lo conoscono anche qua. E non è bello, ve lo giuro, non è affatto divertente. Grazie Italia, grazie tante.



Ci danno anche dei consigli su come liberarci di Berlusconi: non mettetelo al centro dell'attenzione, cazzo, lui ne trarrà vantaggio, pirla che non siete altri! (parafrasi di Sfiggy, of course!)



E ce lo ricordano anche cos'è quest'uomo che ancora poggia il deretano su uno scranno del Senato della Repubblica: è un criminale condannato. Così, in scioltezza, ce lo ricordano, non sia mai che decidiamo di mandarcelo a casa e siamo convinti che non sia giusto, allora ce lo ricordano gli inglesi che è un criminale condannato. Grazie, un saluto da Londra. E grazie, sempre grazie Italia.



Venne il giorno in cui Berlusconi disse ai suoi discepoli "rassegnate le dimissioni!". E qua si scatena l'inferno! Nel caso ce ne fosse bisogno ci ricordano che abbiamo una "fragile coalition"...certo, lo sapevamo anche noi che era una coalizione degli sticazzi...ma grazie per averla chiamata solo "fragile", potevate usare anche "fucking", era giusto lo stesso. Grazie governo delle larghe intese, grazie per questo show. Davvero.

E infine l'umiliazione. Arriva il giorno in cui anche i discepoli voltano la faccia al profeta. I giornali quel giorno non parlavano d'altro: neanche se William e Kate fossero stati sorpresi in un festino fetish-sado-maso-mature-latex ci sarebbero stati tanti titoli sui giornali! Con le foto dei suoi adepti che lo circondano, lui impietrito...la fine della sua era, dicono...ma per fortuna qualcuno aggiunge "For now", per adesso. Capite?! Qua stavano festeggiando....che vergogna! Stavano festeggiando AL POSTO NOSTRO! Eravamo noi che dovevamo festeggiare, invece gli inglesi hanno fatto i titoloni, come per dire "forse se lo levamo da li cojioni, ve'?!?". Nel caso succedesse...vi dispiacerebbe stappare una bottiglia di mirto anche per me? Perchè vorrei festeggiare anche io, ma qua il mirto non c'è: trovo la Coca Cola alla ciliegia, la Fanta ai frutti di bosco, l'acqua al trifoglio, la gassosa alle rape, ma non troverei il mirto per festeggiare...caso mai succedesse davvero eh, sia chiaro! Grazie.

Poi ogni tanto si ricordano che ci sono anche altri personaggi politici. Però è meglio che non se lo ricordino: ho messo le foto piccole per non leggere quello che c'è scritto. Davvero, è meglio non leggerlo, per una questione di autostima. Io spesso mi guardo allo specchio e cerco nel mio viso tratti somatici sudamericani: magari potrei farmi adottare!

Lampedusa. Nessuna battuta in merito da parte mia. Una tragedia immensa. Non sto neanche a dare le colpe o a fare polemica. So solo che se un pescatore vedesse un barcone affondare o dei naufraghi che cercano aiuto, non potrebbero aiutarli perchè sarebbero incolpati di favoreggiamento al reato di clandestinità. Grazie alla legge Bossi-Fini. Ci siamo fatti dettare la politica da due razzisti, fascisti e idioti trogloditi. Pensateci quando andate in cabina elettorale al pirla che dovete votare: sono quelli che faranno leggi idiote come questa.





L'articolo su Lampedusa è semplice e diretto. Un lungo articolo del Financial Times che analizza la tragedia, la storia di queste vite disperate che scappano da inferni inauditi. Le ultime righe sono dedicate alle polemiche interne della politica, cioè che l'Europa deve intervenire, siamo stati lasciati soli, non sappiamo dove metterli, e via dicendo. Il giornalista del Financial Times risponde che l'Italia non è la piccola Malta ma uno dei 4 grandi membri dell'Europa, e storicamente l'Italia ha sempre esportato italiani all'estero. Ci ricorda che l'anno scorso Germania, Francia, Svezia, Gran Bretagna e Belgio hanno ricevuto molte più richieste di asilo dell'Italia. Persino la Scandinavia, la Svizzera e l'Irlanda hanno un maggior carico di rifugiati dell'Italia. Ci ricordano insomma che siamo in Europa e non possiamo prendere da essa solo ciò che è di buono e chiedere aiuto per ogni accadimento. Gli altri paesi accolgono rifugiati ed emigrati molto più dell'Italia...insomma, arrangiatevi, avete le risorse per accoglierli come tutti gli altri paesi. Forza e coraggio. Forza. Coraggio. Cose che  ci mancano.





Il finale dell'articolo su Lampedusa. Uno schiaffo all'Italia e alle sue lamentele. I più non avranno bisogno della mia traduzione stile maccaroni-inglisc. Dice che l'Italia è riluttante ad aprire il suo mercato agricolo ai suoi vicini perchè ha paura della concorrenza. (Finale tipico da humor inglese) Se paesi come l'Italia rifiutano di prendere pomodori dal Nord Africa, potrebbero essere però "condannati" a prendere più persone. Ce lo meritiamo? Esame di coscienza...
Ma non c'è solo la tragedia, la cattiva politica, lo scherno, noooooooooo! C'è anche il gossip italiano! Ecco qua: Francesca Pascale vuole sposare Berlusconi! WoOoOoW che culo! E pare che la mamma l'avesse avvertita: potrebbe essere tuo padre! Oh care mamme, sappiate che lo schiaffo pedagogico non fa male, è terapeutico ed evita un futuro di titoli osceni oltremanica. Orsù!



Però noi siamo la storia, ebbene si! Cesare è arrivato a Roma, ha visto e ha...twittato! ....Eeeeeehhhhh?!?!




Si, abbiamo il grande, enorme merito di aver inventato il primo social network! Non lo sapevate??? Neanche io! Marco Tullio Cicerone ebbe il tempo di scrivere su dei papiri e far girare le informazioni fra le persone ben 2.000 anni prima di Twitter. Alla faccia di Zuckerberg e Dorsey, il nostro Marcolino Tullietto Cicerone, fra una guida turistica, una marca da bollo negli atti giudiziari e una sventata congiura di Catilina, ebbe il tempo di inventare Twitter. E poi che non ci rompano le balle dicendo che siamo scansafatiche, evasori fiscali, puttanieri e male organizzati! Abbiamo inventato Twitter, cosa volete di più da noi?! Grazie Cicerone, grazie. Davvero.


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