sabato 26 marzo 2022

I cinquant'anni più lunghi della storia

Pare che i miei 50 anni debbano essere festeggiati per tutto il mese di marzo ed oltre. Di fatto questo weekend sono andata al mare per festeggiare il mio compleanno con le colleghe: 4 donne che condividono scrivanie, casi umani, chiacchiere e pause pranzo. Sara Uno ha messo a disposizione la sua casa a Riccione, che era chiusa da settembre scorso, perciò a noi l'onore (e l'onere) di aprire la stagione. E così partiamo venerdì dopo il lavoro...con circa un'ora di ritardo sulla tabella di marcia, una fame che avremmo mangiato mezzo autogrill, personale compreso, il terrore della casa fredda e due che soffrivano il mal d'auto. Silvia ha vinto il posto davanti, io e Sara Due siamo state relegate nel sedile posteriore, come due bambine monelle che non hanno mangiato i cavoletti di Bruxelles e stanno in castigo per tutta la giornata. Dopo circa 5 minuti mi sono sentita molto fortunata nel mio angolino posteriore: avevo scordato che Silvia parla ininterrottamente come una vuvuzela azionata da un soffione boracifero e Sara Uno ha fatto circa 5 ore di viaggio con questa melodia soave nell'orecchio destro: avrà un posto in paradiso per questo. Però abbiamo mangiato allegramente tutti i beni di conforto che avevamo procacciato, cantato a squarciagola canzoni tamarre da T'appartengo di Ambra a Furia cavallo del West. Avrei dovuto capirlo subito che non sarebbe stato un viaggio facile, i segni del destino si sono palesati fin da subito,  poi sono diventati più intensi e infine hanno sfiorato i bordi dell'assurdo. Ma tant'è ragazzi, ci siamo lasciate tutto alle spalle, anche il sole, e siamo arrivate nella riviera romagnola che era già buio. Cercate di immaginare una casa chiusa (no, non quelle case chiuse!) da circa 6 mesi, quindi avanti ad aprire il rubinetto generale dell'acqua e dell'energia elettrica e del gas e il frigo e il cancello e cazzo che freddo zio cantante, no io non mi faccio la doccia, dormiamo tutte vicine che almeno ci scaldiamo. Ma toh, le due Sara hanno portato del prosecco, chi l'avrebbe mai detto? Io e Silvia abbiamo portato il tea freddo: siamo astemie.Sono successe scene esilaranti: volevano defenestrarmi per poter preparare festoni e ghirlande con 50 in tutte le lingue del mondo. Hanno cercato di mandarmi in bagno a fare la cacca anche se non avevo lo stimolo, di mandarmi a prendere cose delle quali ignoravo l'esistenza e infine mi hanno fatto bere un ettolitro di tea freddo almeno sono andata a fare pipì. Ovviamente al rientro ho trovato ghirlande, frizzi, lazzi, ricchi doni e cotillon. E allora mi sento fortunata ad avere queste Donne maiuscole nella mia vita, queste ragazze, mogli, mamme che cercano di fare gli slalom fra i diversi tasselli delle loro vite, tenendo insieme tutto con un abbraccio. E abbiamo fatto l'una o le due di notte, non ricordo, ho bevuto troppo tea, fra un gioco da tavolo e la confessione di peccati e segreti. Certo, il freddo in qualche maniera è stato lenito da uno scaldasonno all'avanguardia. Stamane alle 5:25 ero già sveglia, sono andata a correre per raccogliere l'incanto dell'alba, il profumo del mare, il rumore delle onde e la sabbia sotto i piedi. Sono rientrata dopo oltre due ore e quelle 3 carampane erano ancora a letto a confidarsi chissà quale dramma esistenziale. È da stamattina che stiamo festeggiando il mio compleanno: il numero 50 ormai mi sta uscendo dalle borse e dalle gonadi ma tant'è, credo dovrò sopportarlo. Peraltro queste Donne vogliono a tutti i costi farmi delle sorprese. Oggi le due Sara si sono allontanate affidandomi a Silvia che doveva depistarmi e portarmi in non so quale via. È finita che Silvia non ricordava più la strada, quindi siamo andate sul lungomare per andare sul sicuro, e lì abbiamo incontrato Sara Due che portava la mia torta sorpresa in ristorante. Ma ho riso tanto, di quelle risate da rimmel sbavato, da perderci il fiato. E di questi 50 anni mi porterò dentro questo lavoro, difficile e snervante, ma che mi ha dato la possibilità di incontrare queste persone straordinarie, ciascuna con delle fragilità camuffate da una risata fragorosa. E ad ognuna di loro ho rubato qualcosa: da Sara Uno ho preso la bontà, quel voler bene incondizionato che ho la fortuna di ricevere, da Sara Due ho preso la capacità di sorprendersi e da Silvia ho preso un po' della sua leggerezza. Questi sono i regali più belli che ho ricevuto oggi e che fanno di me una persona fortunata.
E grazie ragazze per tutte le risate e le rivelazioni, ma soprattutto per i mandala delle parolacce sarde. 

1 commento:

  1. What a great birthday you had. You have the most amazing friends.

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