venerdì 21 marzo 2025

Scale, gatti e un mondo salato da scoprire

Ieri tornare a casa è stato difficoltoso: per accorciare la strada verso casa ho attraversato un centro commerciale... mi sono persa dentro quella trappola infernale, non riuscivo a trovare l'uscita. Evitiamo i commenti, grazie. Una fame che scansatevi, mi lascio ispirare da una nonnina nella città vecchia. Bello, dico io, ci sono le scalette! Tenete a mente il mio "bello, ci sono le scalette" perché prima che il gallo canti 3 volte voleranno Madonne. In effetti il posto è rustico, manco il salotto di bisnonna così vintage, però i pierogi "baked" andavano bene. Mi sono lasciata incantare da questa traduzione "potato pancake", oohh finalmente la patata, dico io! Mi aspetto cose soffici e goduriose, invece mi arrivano 3 maxi rösti con del goulash e peperoni. I peperoni li ho donati a Didi, vedete che persona generosa sono?? In realtà non volevo vedere il drago di Cracovia durante la notte, dettagli. Arriva il conto con l'aggiunta di dolcezza e cuoricini, cuoricini... Faccio un salto in bagno, ché ormai sto diventando peggio di Sara e in ogni posto devo testare l'efficienza dei cessi. Mi va bene perché trovo Audrey Hepburn a guardarmi mentre faccio pipì. Voglio tornare a casa che però, manco a dirsi, è dalla parte opposta della città. Mi trascino tipo lombrico nell'orto botanico di Padova e finalmente arriva lui, il faro nella notte, il sexy shop più desiderato della mia vita: sono a casa! Giusto il tempo di notare che ho fatto quasi 30 km e svengo a 4 di bastoni sulle lenzuola di flanella. Stamane penso: oggi non voglio camminare tanto, oggi scialla, take it easy baby, oggi andiamo lente eh! Colazione a pochi passi da casa, ma prima studio la concorrenza del mio sexy shop. Colazione qua: ve l'avevo detto che oggi il relax sarebbe stato estremo? Ok, forse ho esagerato col dolce, ve'? Passeggio con lentezza, a Cracovia c'è il castello, quello di Wawel, ed io ci vado. Ad onor del vero a me i castelli non piacciono, sarà che sono una principessa tatuata che fuma come la ciminiera di Trbovlje ma ho sempre pensato: che te ne fai di tutto quel casermone? Zio Casimiro, dimmi, che ci dovevi mettere? Invece ci sono tante scolaresche che vengono al castello, anche una scuola italiana, avranno 12 anni... io a 12 anni sono andata in gita scolastica a Calangianus a vedere le querce da sughero, a 30 km da casa mia. Vabbè, scappo che ho prenotato alle miniere di sale di Wieliczka. Vi farei notare che qua circola della droga, io ve l'ho detto. Comunque Wieliczka si basa sulla sua miniera di sale, tutto è sale, anche nella piazza ci sono minatori che sbucano dal suolo come porcini. E c'è anche della mona a Wieliczka, sarà contento tutto il Veneto! Orbene è giunta l'ora della mia visita in miniera, prima però un bel obwarzanchi, con il sopra il sale della miniera. Premetto che io mangio quasi insipido ma questa specie di brezel è proprio buono, nonostante il sale. Vabbè andiamo, la guida dice che scenderemo al primo livello e dobbiamo fare 380 scalini. Ehy zio, stai scherzando? Dove era scritta sta cosa?!? No dice, sono 380 al 1º livello, in tutto però sono 800 e spiccioli. Una signora rinuncia, attacco di claustrofobia solo a sentire OTTOCENTO gradini per giungere a una profondità di 135 metri. Cominciamo a scendere: sono TRECENTOTTANTA gradini dimmerda, di legno, non se ne vede la fine, voglio morire, riportatemi nella pianura padana o nella spiaggia di porto Istana. Arriviamo al primo livello: la guida è entusiasta, da qua in poi è tutto sale, le statue, i lampadari, tutto. Mentre i muri sono coperti di legno, praticamente hanno disboscato la foresta amazzonica per questo percorso. E dice che il sale è bianco, anche se noi vediamo tutto nero, ma va estratto, lavorato, però nelle zone più umide ci sono i "cavolfiori" di sale. E camminiamo e scendiamo, altri gradini e io ho la bocca impastata di sale, lo sento nell'aria il sale, io che non lo metto neanche nell'insalata o nella bistecca. La guida è un polacco di 2 metri, devo fare centordici passi per farne uno dei suoi, ogni tanto si ferma, Deo gratias, per poi scendere ancora, e dice che prima le scale erano così, scavate nel sale, poi le hanno fatte più agevoli per i turisti: ehy, piccola pertica polacca, queste scale non sono agevoli, sono un girone dell'inferno dantesco. Ma lui dice: vedete che bello come si forma il sale con l'acqua? Ma sarà bello per te e per tua sorella, sto respirando sale e ho così tanta sete che berrei tutta l'acqua delle cascate del Toce. No dice, guardate che ci sono gli gnomi, va' che belli! Gnomi arcobaleno, molto friendly devo dire. E la pertica polacca dice: eh ma adesso c'è la parte più bella eh! Eccola qua, la cattedrale, con i lampadari di sale, i quadri di sale 
tutto salato. Ci sono anche cuoricini, cuoricini, stramaledetti cuoricini, cuoricini...però di sale. Abbiamo finito? Torniamo su? No, dice, abbiamo i laghi e dobbiamo ancora scendere. Sto morendo di sete, sto cercando di produrre saliva ma non riesco, sembra abbia ingoiato un tubetto di vinavil. Un'oasi, un miraggio: dice che possiamo fermarci 10 minuti a bere qualcosa. Il tè più buono del mondo, credetemi, comincio a sentire la lingua... andiamo, dice, che abbiamo ancora due laghi, poi c'è Goethe, e poi altre scale...secondo me si è sbagliato: non erano 800 ma un milione e 800 gradini. Comunque giungiamo alla fine, gioia e giubilo, potete andare a prendere L'ASCENSORE, senti come suona bene questa parola! Epperò per arrivare all'ascensore ci vuole tipo un quarto dora di camminata, nel sale ovvio, una cinquantina di gradini che ormai non sento più perché ho le gambe sminchie che fanno le scale anche quando non ci sono. Bene, arrivati a 135 metri di profondità... che mi sale l'ansia a pensare a 135 metri di terra sopra la mia testa. Ma non fa niente, sto per uscire, ci sono due ascensori, uno figo a piano terra e l'altro stile periferia di Mumbai con altre scale da fare. Secondo voi dove mi hanno messo?? In quello che ci voleva il porto d'armi per usarlo e sulle scale sentivo l'acido lattico anche nelle gengive. Ah la sicurezza di quell'ascensore, quel cigolio sano che faceva, quei due ragazzi orientali che si stavano cagando in mano, che bella esperienza ragazzi miei!Ma sono FUORIIII, all'aria aperta, portatemi a Cracovia, fatemi poggiare il deretano su una sedia... in mezzo ai gatti, con qualcosa di DOLCE da mangiare. Poi col tempo penserò a come tornare a casa, ad esempio chiamando l'elisoccorso e facendomi catapultare dal tetto direttamente sul letto.
Comunque belle le miniere di sale, belle ma non ci vivrei. 

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