mercoledì 19 marzo 2025

Un compleanno di corse, palloncini bucati e cipolle

Non è facile arrivare a 53 anni ed essere ancora perfettamente imbecille, ché io ce l'ho messa tutta per schivare maturità e compostezza, mica è facile! Che poi per la legge dell'inversione termica sono 35, quindi una giovincella! (Non andate a googlare la legge dell'inversione termica perché me la sono inventata, e se esiste non sono stata io, giuro!) Nonostante le innumerevoli sfighe che hanno costellato la mia vita, nonostante faccia un lavoro pesante e retribuito quanto i minatori messicani della Serra Pelada, mi reputo estremamente fortunata: la mia unica e sola ricchezza sono le Persone che rendono la mia vita meravigliosa. Così ieri sera, dopo aver lavorato per 11 ore senza pausa pipì, sono rientrata a casa e dentro ho trovato Sara, che è Famiglia. Appendere palloncini e decorazioni con 3 gatti in casa non è impresa da poco: non so quanto sudore abbia versato per preparare quella stanza, e soprattutto quanti premietti abbia elargito ai pelosi che occupano la mia umile dimora, di fatto si sono divertiti tanto a distruggere tutto subito dopo il mio ingresso in casa. Più tardi è arrivata Didi: stava suonando le campane lei. No, non lavora nel campanile di San Gaudenzio bensì suona delle ciotole, si chiamano campane tibetane. Il regalo di Didi è stato un viaggio a Cracovia (vedete che sono fortunata??) che è una delle poche capitali europee che ancora non ho visitato. Per me Cracovia è tristemente collegata ad Auschwitz, e ho promesso a me stessa che ci sarei andata perché è un dovere civile e morale andarci. Certo, direte voi (e il 90% delle persone che conosco), ma proprio ad Auschwitz dovevi andare per il tuo compleanno? Le terme? Una SPA? Una spiaggetta? Ma questo viaggio l'ho desiderato tanto, lo devo a me stessa, a quella ragazzina che leggeva l'orrore sui libri e pensava di andare dentro quel recinto e chiedere scusa per una pagina indimenticabile di vergogna umana. E lo so che non è allegro, però me lo devo e sono pronta. Ma poi raga, mica Cracovia è solo Auschwitz? Ci sono i pierogi, il kompot, paczki, zapiekanka, golabki e un sacco di altre cose buone, belle e da scoprire. Ma nel frattempo perché non fare quelle 10/11 ore di lavoro senza pausa pipì? Però una zeppola si, dai! E tornare a casa con un cerchio alla testa tipo aureola di San Vitale, prendere lo zaino sgangherato, rigorosamente 40×30×20, e si parte! Questo viaggio è caratterizzato dai tempi stretti, dalle corse, manco il tempo di mangiare come si deve (ma avete visto quanto diavolo costa mangiare a Malpensa???), prendiamo take away e siamo davanti al gate. Oh là, finalmente si mangia...vabbè, tanto si sa che sono metà principessa senza corona e metà punkabbestia. Spendo due parole per i bao al manzo coreano...ho tolto solo una parte della cipolla visibile, il resto l'ho dovuta mangiare perché impertugiata nella carne. È ufficiale, farò dei sonori ruttini per tutto il volo, la speranza è che abbiano un buon impianto di areazione e che i vicini di posto siano sordi. (Didi ha mangiato tutta la cipolla...prevedo una lunga notte)
E grazie, GRAZIE a tutte quelle Persone maiuscole che si sono ricordate, che mi hanno coccolato e abbracciato: a loro devo tutto ciò che sono e sarei ben poca cosa se non avessi la loro Bellezza a rendermi migliore. 

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