Ieri eravamo rimasti al Cat cafè, con le mie gambe che chiedevano pietà per gli oltre OTTOCENTO gradini sciroppati nella miniera di sale. Con uno sforzo sovrumano sono riuscita al alzarmi e a rotolare verso il mio appartamento a Kazimierz, quartiere ebraico di Cracovia, un tragitto che normalmente farei in 10 minuti scarsi. Ho impiegato 35 minuti grassi. Fortunatamente per strada trovo dei diversivi che leniscono la fatica. Certo che questi polacchi non si annoiano, peraltro io sono vestita come lo sherpa di Messner quando scalò il Nanga Parba e qua c'è gente che si veste... vabbè ma son dettagli! Durante il rotolamento verso casa mi assale la fame, mi fermo in un buchetto turco, localino a modino con pavimenti shabby chic uno snackino, dell'hummus per esempio...
Vabbè zio, stai calmo, ho fame, ok, ma non c'è bisogno di darmi 500 grammi di ceci frullati! Di questo passo potrò camminare lievemente sospinta dalla forza delle puzzette... sperando non ci sia nessuno dietro me!
Vado a finire nel cuore del Kazimierz senza neanche averlo programmato, sarà stata la forza propulsiva dell'hummus di ceci ma tant'è, ormai ci sono, mi pare brutto andar via senza neanche aver fatto mezzo giretto, no? Questo quartiere è tutto un pullulare di movida, tutto tappezzato di localini, e che faccio? Me ne privo? Entro qua, che la notte è giovane e io ho 35 anni, mica 53! Santi numi, dove sono finita? In un bunker comunista? Ci manca solo che mi piova addosso Lenin... come non detto, ciao zio, stai appeso lì, non ti muovere. Chiedo da bere e già che ci sei, mi dai due snackini? Un aperitivino alla milanese? La ragazza ha caldo, è evidente, però è essenziale, capisce al volo ed ecco qua l'aperitivo: sobrio, ben servito, impiattato bene, a tratti avveniristico, che gli vuoi dire tu a questo aperitivo? Il posto è tenuto bene eh, sicurezza dell'ambiente impeccabile i tavoli tenuti divinamente, puoi anche giocare a freccette prima di morire fulminato per un filo scoperto, i muri lindi e ben decorati. Ah che figata ragazzi miei, avevo proprio voglia di un ambiente un po' radical chic e un po' sgabuzzino di zio Peppeddu. Epperò con questo bere un po' mi scappa la pipì, devo dirlo, scusa sister, la toilette,? Lì a destra? Ma graziEEEEEEEHH??? Non me la sento, Maria chiudi la busta. Ho trascinato le mie membra fino all'appartamento, voglio svenire sul letto, non prima di aver fatto delle sane scale. Ricordatemelo la prossima volta che prenoto un alloggio eh! Comunque al mattino, stiracchiandomi mollemente sul letto mi sentivo in formissima, il problema è avvenuto quando ho messo i piedi sul parquet: sensazione impagabile quella di avere le gambe di cingomma. Ma oggi non ho programmi, oggi è la giornata dedicata al cazzeggio e l'unica promessa che faccio a me stessa è quella di non usare le scale, mai. Colazione qua: che posto meraviglioso, avvolta nei libri, pagine e parole. Questo posto vince il premio di miglior toilette di Cracovia: ci sono due bagni, uno a tema Harry Potter e l'altro dedicato a Star Wars, anche se devo dire che aprire la porta e trovarsi davanti un soldato di Star wars non è stato affatto rassicurante. Il cibo ottimo da vedere, da mangiare solo con gli occhi: i peggiori pancake della mia vita, pressoché crudi, digeribili quanto una zuppa speziata di cipolle e peperoni. Decido di gironzolare per Kazimierz: sono qua da 3 giorni e non ho visitato il mio quartiere, che vergogna! Visiterò qualche sinagoga... ma no, è sabato e sono chiuse al pubblico, entrano solo i fedeli per la preghiera, con il loro abbigliamento allegramente sobrio. Volevo dare una botta di spensieratezza a questa giornata andando a visitare il cimitero ma è chiuso pure quello Poco male, ho il tempo di gironzolare per negozietti: il quartiere è pieno di piccole botteghe, molte storiche, altre meno ma sicuramente molto artistiche e particolari. inutile dire che ho lasciato qua mezzo stipendio, dettagli. Mi rendo conto che Kazimierz prima era una città a sé, staccata da Cracovia, e conserva ancora una sua identità. Molti angoli di questo quartiere sono segnati dalla follia nazista, anche una scena di Schindler's list è stata girata a Cracovia, e a vederla così, con la gente che passeggia, sembra solo un angolo grazioso di Cracovia. A Plac Nowy un tempo c'era una specie di mercato di polli e cose varie. Non è cambiato granché: al mercato delle pulci vendono di tutto, anche le posate del servizio buono di re Casimiro, anche ciò che non ti aspetteresti mai. C'è anche della cibo, oh vivaddio, uno snackino veloce era proprio ciò che cercavo. E vuoi non prendere una Zapiekanka??? Una specie di baguette a metà con sopra mezzo reparto del banco salumi della Conad, zio fammi la metà porzione, giusto un aperitivino prima di pranzo... è ufficiale: i polacchi hanno un concetto tutto loro di "porzione" e "metà porzione" e inoltre hanno il dono di riuscire ad adagiare anche il pranzo di Natale sopra mezza baguette. Io non so quando e come riuscirò a digerire sta cosa, so solo che a un certo punto mi è sembrato di vedere un cancello a forma di vagina e a quel punto ho capito che dovevo camminare un pochino per smaltire quel panino pantagruelico. Ma questa parte la scriverò domani, perché adesso ho un ponte da attraversare, la Vistola sotto ai miei piedi e ogni volta che attraverso un ponte per me è come andare altrove, un foglio bianco dove scrivere un altro capitolo.
Ritratto bellissimo come al solito del tuo viaggio...🙏
RispondiElimina