sabato 13 febbraio 2021

Amanti e zucchero a velo

Se avete problemi di coppia, se non sapete come recuperare un rapporto deteriorato o semplicemente volete dare una spintarella alla vostra relazione, dovete andare ad Alba, all'Agriturismo da mamma (c'è davvero una mamma con due figli grandi). In questo posto fantastico, del quale ormai vi parlo da due settimane, si risolvono tutti i problemi di cuore ma soprattutto di letto. Fino a mezzanotte ho sentito quelli della camera a sinistra che litigavano, ma da mezzanotte in poi si sono scatenati in una notte di sesso che volevo fargli un applauso. All'una e un quarto smettono di sfrugugliare e riprendono a litigare, io continuo a leggere il mio libro, sia mai che prendo sonno. Ma toh! Ora ci sono quelli della stanza a destra, santo cielo benedetto, iniziano un concerto di urla e sospiri che sembrava una sinfonia di Vivaldi, ma soprattutto la resistenza ragazzi miei: sono uscita nel patio, ho fumato una quantità inestimabile di sigarette, ho letto un centinaio di pagine di Cent'anni di solitudine, e questi ancora lì, santi numi, ai limiti dell'accanimento terapeutico. Morale: sono riuscita a dormire dopo le 3 di notte e stamane avevo le occhiaie di un panda. La colazione della mamma però mi ha rimesso in sesto, forse perché sono una famiglia accogliente e generosa; Marco, il figlio, mi ha fatto notare che ormai le mie prenotazioni le prende a nome "Prugna" e ci siamo salutati con un po' di nostalgia. Mi metto in viaggio verso Cuneo e mi rendo conto che il paesaggio è meraviglioso con questo strato di zucchero a velo a decorare i filari. Durante la mia notte insonne mi sono documentata sui dintorni e mi è caduto l'occhio sul castello di Racconigi, soprattutto per la sua storia un po' focosa, giusto per stare in tema. In questo palazzo Vittorio Emanuele II incontrò Rosa Vercellana (lui 27 anni, sposato, lei 14 anni), se ne innamora e fu la sua amante per tempo immemore, fino a quando la sposò in un matrimonio morganatico e furono amanti ufficiali finché morte non li separò. Hai capito la Bela Rosin?! Mi fermo a Racconigi, lo scopo era entrare nel palazzo, dimenticandomi che oggi è sabato e i musei sono chiusi. Mi accontento di vederlo da fuori, con un po' di cuore in più. Peraltro, non vorrei dire, ma Racconigi è il paese dove San Valentino spopola alla grande, cuori ovunque, amatevi e fate ciò che vi pare! Ma a Racconigi c'è anche un centro delle...cicogne. È un tantino strano vedere certi cartelli e soprattutto vedere che nidificano in ogni dove. Mi dirigo verso Mondovì, con l'intenzione di visitare la Piazza, il vecchio quartiere in cima alla città. Tralascio la ricerca della funicolare, perché ovviamente sono andata a prenderla dall'alto anziché dal basso, 40 minuti per trovarla ma tant'è! La salita è breve ma c'è la neve: tutto è coperto di bianco, come un dolce buono da gustare lentamente, a piccoli morsi. E il tempo qua scivola lento, come i fiocchi che ti accarezzano il volto, senza farti male. È tempo di andare a Cuneo, ho prenotato una camera in centro, si chiama Osteria senza fretta, perché quando viaggi la fretta la devi lasciare a casa, devi passeggiare lentamente, godere del rumore dei passi che risuonano sotto un portico vuoto, assaggiare la notte e le sue luci delicate. E poi sono quasi le 22:00, merda, corriamo che c'è il coprifuoco, ma che freddo zio cantante, forse nevica ancora, e arrivi in camera e fai la pipì a cubetti. E ringrazio la santissima Trinità d'Agultu che le camere vicine sono vuote e magari riesco a dormire. 

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