giovedì 11 febbraio 2021

La strada vecchia e le sorprese

Siccome la strada vecchia non si cambia, oggi sono tornata nelle Langhe: ho un fine settimana lungo davanti e avevo ancora qualcosa da portare a termine in questo angolo di paradiso. Sono partita presto e la prima sosta l'ho fatta a Casale Monferrato. Mi piacerebbe dire che ho pianificato la visita, che ho studiato storia e architettura della città, e invece no. Le mie soste sono dettate da due fattori: una foto da scattare e una pipì da fare. In questo caso era una pipì e ho invidiato tantissimo gli uomini che la fanno in strada, in piedi, senza pudore, ma io sono una donnina e ho bisogno di comfort: niente di meglio di un bar carinissimo, con tavolini all'aperto, le coperte sulle sedie, di quelli che gli aperitivi sono generosi e ti sanno coccolare. Però io sono curiosa, ho un giretto in centro e  Casale Monferrato è davvero carinissima: è un piccolo salottino, i negozietti sono deliziosi, è una città in equilibrio fra il classico e l'originale. E si riparte puntando verso Asti...anche perché l'aperitivo di Casale Monferrato mi ha anche stimolato la diuresi, devo dirlo. Ho pranzato nella città delle 100 torri, dove ognuna sembra profumare di Barbera ed emozioni, e Asti sa regalarti tante altre cose, come un briciolo di Memoria oppure le risate dei ragazzi all'uscita della scuola, tutti con le mascherine, tutti belli, tutti straordinari e con una speranza da coltivare. E ora dove si va? Ma perché non tornare nell'agriturismo della settimana scorsa?! Strada vecchia non si cambia, giusto? Ma prima...beh, prima ci sta un'altra tappa: Bergolo. Ecco, ci vuole un pezzo per raggiungere questa meraviglia ma quando arrivi rimani senza fiato: sei in cima al mondo, puoi sederti e sentirti piccola e fortunata. E tutto qua è rimasto fermo, i sassi tengono insieme questo minuscolo paesino, lo sorreggono e a te non rimane altro che sederti e bere un tramonto. 

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