sabato 22 maggio 2021

Fra borghi e gentilezza

Mi sono svegliata ad Arcidosso, e onestamente non so neanche come ci sono arrivata. Ma è stata una sorpresa incredibile: sono finita in un B&B gestito da una famiglia di lavoratori che si fanno un mazzo quanto un secchio e ci riescono benissimo. Avevano un'azienda agricola, e perché non mettere anche una macelleria con la carne della Chianina fresca fresca con un piccolo negozietto di prodotti locali? Ma si può anche aggiungere un ristorante dove servire la carne buona ma anche il vino e l'olio che si produce, e così finisce che sopra il ristorante hai delle camere, e che fai, non ci metti un B&B?! Lui, il nonnetto, lo vedi ora in cucina, poi nelle camere e se serve anche in negozio, con le mani spaccate dal lavoro, fiero di ciò che produce, con la sua storia di fatica e sogni da realizzare. Il paesino di Arcidosso è grazioso, un giretto e poi via a Santa Flora, nota per la peschiera, uno specchio d'acqua ai piedi del borgo. Apro una parentesi (all'ingresso della Peschiera c'è la biglietteria con scritto "in nostra assenza siete pregati di mettere 1€ nella cassetta". Non c'era nessuno ma c'era la cassetta. Siamo state le uniche a mettere il nostro eurino, dietro di noi 3 famiglie che sono passate dritte. L'educazione civica andrebbe insegnata in tutte le scuole di ogni ordine e grado) chiudo la parentesi. Il borgo di Santa Flora è bello, le scale e le salite si susseguono, i miei polpacci ormai fanno concorrenza ad un ciclista ma io vado avanti perché amo gli angoli nascosti. Ho voglia di spazi aperti e allora vado al giardino di Daniel Spoerri, un immenso parco con delle opere di arte contemporanea. Macino chilometri, sono attratta dai fiori di campo, dai colori e dagli elementi di disturbo. Portateci i vostri figli, fateli correre e divertire: tornati a casa loro saranno stanchi morti e andranno a letto, e voi avrete una serata romantica da consumare senza moderazione. Mi addentro in Val D'orcia: la conosco bene perché l'ho girata anche di traverso, mi manca Bagno Vignoni e allora ci faccio un salto. Mi rendo subito conto che forse ho sbagliato giornata: c'è tantissima gente, troppa, la Loggia di Santa Caterina è bellissima ma è grande quanto un portacenere, e dentro ci sono 400 mozziconi di sigarette. Mi rendo conto che non sono ancora pronta per la folla, aspetto che l'ingorgo defluisca, faccio due foto e vado via, la Toscana è grande e io preferisco i paesini sconosciuti. Faccio qualche chilometro e cammino fino alla Cappella della Madonna di Vitaleta...la stanno ristrutturando ma a me non importa molto: in lontananza vedo una mia grande passione: le balle di fieno! Sarà che sono nata in mezzo alle capre, ma il fieno mi riporta a casa, cammino fino ad una distesa ordinata di balle, rischiando di essere presa a fucilate dal proprietario del podere. E ora? Mi perdo nelle colline della Val D'orcia, di questa terra magica che mi fa stare bene. E cercando cipressi e colline arrivo a...Guazzino?! Come ci sono finita? Finisco in un B&B gestito da una famiglia, sono gentili e accoglienti, la vista mi da pace. Chiedo dove posso mangiare visto che sono in mezzo al niente. Chiamano 850 ristoranti, quasi tutti sono chiusi, oggi fa freddino, molti non hanno posto all'esterno, alla fine riescono a prenotarmi al Fornacino. A Guazzino. Fa anche rima, vedi? Il ragazzo è solo con il cuoco, nella terrazza esterna siamo sole. È premuroso, preparato e giovane, e a me questi ragazzi fanno una gran tenerezza, con i loro sogni e la loro voglia di fare, nonostante questo periodo assurdo che stiamo vivendo. Qua si conoscono tutti, e credo che tutto il paese sappia che siamo quelle due che alloggiano all'Abbazia e hanno mangiato al Fornacino. La serata scivola via fra una chiacchiera col ragazzo, i rumori di un paesino sornione, un gatto che non vuole tornare a casa e Google che ci manda in mezzo alla foresta. Ecco, sono questi i luoghi che amo, sono fatti di persone belle e generose, di quelle che ti aprono la porta e ti fanno sentire a casa, e quando vai via ti salutano come se stesse partendo una persona cara. Domani inizio la risalita verso il nord, e ho uno zaino carico di gentilezza da portarmi dietro. 

3 commenti:

  1. Grazie. Non me l'aspettavo e sono molto contenta! Ti abbraccio

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  2. Sono venuto oggi per la prima volta sul tuo blog e ne sono rimasto affascinato. Tornerò spesso. Alcuni posti li avevo già visti e anche fotografati ma tu li rendi ancora più vivi e vivaci. Ciao ragazza!

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