martedì 18 maggio 2021

Un'isola di vento e tramonti

Stamane mi ha svegliato un sole splendente, ma più di ogni altra cosa mi ha scaldato l'accoglienza delle due signore dell'agriturismo: con i loro capelli grigi, le torte fatte in casa e quell'accento toscano che sembra una carezza. Ho lasciato Cecina per andare dritta a Piombino dove prendo il traghetto per l'Elba. Per me qualsiasi traversata in traghetto è poesia nostalgica che mi riporta in Sardegna. E rimango sempre sul ponte a farmi spettinare i pensieri dal vento. La magia è arrivare, il profilo che arriva come uno schiaffo, e tu non puoi far altro che lasciarti travolgere. La prima tappa è la spiaggia La Paolina: pare che la sorella di Napoleone amasse questa spiaggia dove era solita fare il bagno nuda. Ecco Paolina, io ti capisco, sai? Ed eravamo sole su questo paradiso, come non gioire di questo dono? C'era solo il proprietario del chioschetto insieme ad un carpentiere: preparavano per la riapertura, ci hanno salutato col sorriso della speranza che era quasi un ringraziamento. Penso a quell'uomo che ha visto il suo lavoro sfumare e se fosse stato aperto gli avrei comprato anche il superfluo, anche solo per la speranza racchiusa in quel "ce la faremo!". Ovviamente non sapevo che l'Elba somigliasse così tanto alla Sardegna: a parte la macchia selvaggia, le contraddistingue le strade, strette e tortuose, dove per passare non serve la patente ma il porto d'armi. Riesco ad arrivare in hotel, si vede il mare ed esco subito perché ho voglia di sole e onde. Arrivo alla spiaggia di Sant'Andrea...ma perché scegliere di sdraiarsi comodamente sulla sabbia quando puoi scarpinare fino alla spiaggia di Cotoncello? Internet diceva che avrei impiegato 8 minuti per raggiungerla a piedi, attraversando una comoda passerella. Bugiardi! La passerella finisce e ti ritrovi ad arrampicarti come un granchio sugli scogli. Peccato che mi sono avventurata in questa impresa con le infradito. Io non posso raccontarvi la sofferenza, la sensazione di scivolare nel vuoto, le botte ai piedi e alle ginocchia, l'angoscia ad ogni strapiombo, visto che soffro di vertigini. Ma stavo andando benissimo, davvero, ed ero ad un passo dalla meta quando è avvenuto l'irreparabile. E così mi son dovuta accontentare di guardare il Cotoncello così, ad un passo dal traguardo. Comunque bella Cotoncello, ma non ci vivrei eh! E andiamo a Marciana Marina, e mi perdo in qualche vicolo, in un borgo che ancora non ha il coraggio di diventare città, cammino e sento l'odore del mare: sto bene e non mi manca niente. E aspetto il tramonto che cambia ogni minuto e mi porta la serenità in questa giornata di salsedine e isola. E chissà chi è quel pittore che ha inventato queste pennellate: chiunque sia, grazie. 

2 commenti:

  1. Mai stata all'Elba...ma che meraviglia
    Eh sì, somiglia molto alla Sardegna!

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  2. Si, somiglia in tante cose, la vegetazione è le strade ad esempio, bellissime e contorte in entrambe le isole!

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