domenica 5 settembre 2021

Dal Piemonte a Langendorf

Stamane sono partita con qualche ora di ritardo sulla tabella di marcia, ma in fondo cosa sono poche ore in confronto all'eternità e ad un viaggio con destinazione alta Baviera? Superare la frontiera della Svizzera è un attimo se parti dal Piemonte, senza scordarsi di prendere la Vignette, che scusate, ogni volta io immagino un disegnino con un fumetto simpatico invece è un adesivo neanche tanto bello che costa 39 euro. Non è bello ma è utile, visto che puoi viaggiare tutto l'anno nelle autostrade svizzere. Superare le Alpi svizzere è piuttosto impegnativo, soprattutto se si considera che il limite di velocità è di 100 km/h sulle autostrade e nella migliore delle ipotesi di 80 km/h sulle altre strade. C'è da tener conto che le multe fioccano come polline in primavera per le infrazioni stradali, si preferisce non schiacciare tanto l'acceleratore. In compenso puoi godere di piccoli coriandoli dai colori intensi che la lentezza ti scivola addosso. Ovviamente in Svizzera si spegne il roaming perché non facendo parte dell'UE se qualcuno ti manda un WhatsApp rischi di farti ciucciare il piloro oltre al credito residuo. Ma c'è del bello in Svizzera: i bagni sulle autostrade. Ci sono questi simpatici cartelli che indicano l'area di sosta e i bagni. Allora ti fermi, che non puoi mica pensare di attraversare la Svizzera alla media di 80-90 km/h senza fare una sosta? E fai una sosta e ti ritrovi questi cubotti in mezzo al verde, pensi a qualcosa di lercio e puzzoso, e invece... Ma la figata è quando tiri apri l'acqua per lavarti le mani: non so, a me ha dato l'impressione che a lato ci fosse qualcuno che facesse pipì e questa sgorgasse nel mio cubotto e invece no, era proprio acqua! Ovviamente doveva pur succedere di fare qualche pirlata, no? Altrimenti che viaggio sarebbe! Prima di uscire dalla Svizzera bado bene a non prendere le autostrade austriache, perciò che fai? Esci dalla navigazione per escludere le strade a pedaggio austriache, ma...ops! Non avevo scaricato la mappa offline? Evidentemente no. Perciò si torna agli anni 80 ma la differenza è che sono passati trent'anni e io non so neanche da che lato si prende una cartina, escluse quelle per rollare. Ma la Vita è di chi ha fantasia e sa uscire dalle situazioni difficili in maniera elegante, perciò l'Austria arriva senza preavviso, col suo cielo blu e le strade ordinate E poi è subito Germania, il paesaggio è diverso ma io devo andare in bagno: qua sono organizzati, ti dicono anche quando sarà il prossimo bagno! Quindi ti fermi in quello che dovrebbe essere un autogrill...aspe ma non ero in Deutschland?! Ti distrai un attimo e ti ritrovi a Parc Guell a Barcellona! Bagno compreso. Ma forza, basta con i bagni, si riparte e... Ops! Le code esistono anche in Germania, sono segnalate e quando ci sei dentro sono uguali a quelle italiane. Però qualcosa di diverso c'è dalle autostrade italiane: qua non si paga il pedaggio, sono gratis e per favore non svegliatemi da questo sogno. Ah, anche in Germania esistono le code in autostrada, esattamente come in Italia  peraltro ci sono i bagni in autostrada, ma una a caso, che non capisce il tedesco si confonde ed entra in un "pissoire cosa sarà mai? ehm, per fortuna era vuoto. Dai, si riparte! Raggiungo l'agognata meta: Langendorf, ossia il paese dove abitano gli zii di Sara, la mia compagna di viaggio. Sono due persone deliziose, accoglienti e dolcissime. Ok, non parlano italiano e io non parlo tedesco, ma la signora Irene mi ha mostrato il suo giardino cercando (inutilmente) di tradurre i vari elementi presenti: certo, quando mi ha detto "froscia" ho pensato "beh dai, dirmelo così me pare bruttino!", poi mi ha indicato una rana presente nel piccolo laghetto e ho arguito si riferisse ad una rana e non al mio orientamento sessuale. Così alle 19 comunicano che andremo a mangiare nella miglior osteria del paese, precisando che ce ne sono solo due. Bevono questi tedeschi, quanto bevono, il fatto che io sia astemia non aiuta la comprensione della loro lingua: loro bevono e ridono, io bevo acqua e li guardo. E c'è il tempo per un giro nel paesino, fatto di case dai tetti aguzzi, di fiori perfetti e armonici,  di orti che sembrano giardini, di due tedeschi che tornano a casa con un mazzo di fiori e un sorrisoEd io mi preparo per questa prima notte tedesca, dove un angolo del giardino di Irene mi accoglie all'ombra del sole che si scioglie, e io rimango qua, a sognare pezzi di cuore che mancano e sogni che devo inseguire. 

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