domenica 12 settembre 2021

La gita della domenica

La mia solita corsetta mattutina mi ha mostrato Langendorf ancora sotto la nebbia, e allora per non deludere nessuno ho fatto un salto anche a Westheim, che di fatto mi da sempre grandi soddisfazioni. Non manco di fotografare una delle mie amate casette di Langendorf prima di partire per la gita della domenica. Si, perché oggi si parte con i tre dell'Ave Maria, ossia Valentin, Irene e suo fratello Hans, i miei prodi eroi. Alla guida c'è per fortuna Valentin (Hans è fin troppo sportivo per i miei gusti), ma non avevo considerato che questi due uomini si beccano sempre come due galli in un pollaio. Ma che spettacolo quando litigano sti due! Praticamente litigano a bassa voce, e tu senti solo un insieme di consonanti, soprattutto S, Z, T e R, come un sibilo fra i denti, tipo serpenti. Sono spassosi! Ci ritroviamo in un posto che mai avevo sentito nominare: Lohr am Main. È un paesino delizioso, colorato e ordinato, all'ingresso della zona pedonale ti informano che non ci sono barriere architettoniche. E questo mi sembra un ottimo segno di civiltà. Poi ci tengono a sottolineare che la bicicletta devi portarla a mano e non pedalare fra la gente. E la cosa incredibile è che tutti osservano questa regola e portano le biciclette così. Ci fermiamo a mangiare, Irene dice che si mangia bene, io ogni tanto mi perdo fra i vicoli ma che importa? Siamo fatti per perderci e cambiare prospettive. C'è anche un tocco di italianità, tanto per cambiare. Saluto Lohr am Main dalla porta principale, ma qualcosa mi dice che ci rivedremo. Hans vuole andare verso un castello, ubicato non so dove, dove hanno girato un film che nessuno conosce, ma fa niente, andiamo. Dice che era vicino, il panico mi assale quando lo vedo prendere la cartina. Ah già, qua non esiste il navigatore, è una diavoleria, per Giove! Qua si va di cartina, ma toh! Pare si sia sbagliato: non era distante 20 km ma forse 60...cosa vuoi che sia? Beh di fatto arriviamo ma per entrare dovevamo prendere una guida di un miliardo di ore, Irene però voleva mangiare della torta, Valentin voleva bere una birra e quindi facciamo una passeggiata, facendo attenzione che ci sono le rane che copulano allegramente, beate loro. Sono belli questi tre da vedere insieme, così diversi eppure così legati fra loro. Torniamo a Lohr am Main perché Irene insiste per la torta, e devo mangiarla perché dice che sono magra, devo mangiare tanto, e poi faccio jogging, insomma, devo mangiare senza discutere. Leggere eh le torte tedesche, ve le raccomando! Una tappa da Hans: le sue macchine fotografiche, i suoi arnesi per pulirle, i suoi racconti. Mi regala due giocattoli della Polaroid ed io lo abbraccio e lo bacio con gratitudine questo uomo burbero ma per me delizioso e senza spigoli. Questa notte è l'ultima a Langendorf, l'ultima nel mio angolo all'ombra della chiesa. Valentin mi informa casualmente che a Westheim c'è la stazione dei treni. Forza, una bella corsetta fino al paese vicino, nel tragitto raccolgo un tramonto, fino a raggiungere i binari della ferrovia. Sorrido, guardo il punto più lontano, dove sembra che le due linee parallele si incontrino. No, non si incontrano mai, ma sono due linee che camminano insieme, complementari, l'una guarda l'altra senza intralciare, senza sovrapporsi, si accompagnano e lo trovo bellissimo. Domani partirò, andrò più a Sud, mi avvicino verso casa, saluto quel puntino di congiunzione in fondo alla ferrovia e sorrido. 

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