venerdì 5 agosto 2022

Di zaini, gatti e voli da prendere

Un volo per Oporto alle 20:55 che io aspettavo da stamattina alle 5:00, sia mai che perdevo l'aereo e mi toccava pure fare autostop. Perché domenica all'alba caricherò lo zaino in spalla e camminerò fino a Santiago di Compostela. E allora stamane si parte proprio dallo zaino: in verità era già pronto ma no, togli fuori tutto sia mai che ho dimenticato le calze, il deodorante, il cavetto e tutte quelle cose che probabilmente si riveleranno inutili e andranno nel primo cesto dell'immondizia della Senda litoral. Non è stato facile fare lo zaino:  
ho subito pesanti azioni di disturbo ma dopo parecchie lotte e crocchette al salmone lo zaino era pronto. Partirò con Francesca, compagna di viaggio e di altre piacevoli amenità, volevamo anche fare la foto ai nostri zaini ma non è stato semplice neanche qua. 
Ho anche fatto una pedicure da Julia, la mia estetista metà russa e metà ucraina: quante cose mi ha insegnato oggi quella donna, più di mille telegiornali. È brava Julia, i miei piedini taglia 35,5 dovranno portarmi lontano. Per uscire di casa poi ho dovuto sradicare delle piccole creature che abitualmente si appollaiano su tutto ciò che mi appartiene. Si va a Malpensa, mi accompagna Sara, eterna amica di una vita passata e futura, poi è tempo di abbracciarla e ricevere il classico "mi raccomando, stai attenta". Non ho mai capito a cosa dovrei stare attenta, mia madre era più precisa "stai attenta a quando attraversi la strada, agli sconosciuti, alle cose che mangi, a non disturbare, a non offendere nessuno...." e continuava con altri 475 esempi che a me passava tutta la voglia di partire. Ma finalmente arrivo in aeroporto, l'attesa del gate è peggio di un parto trigemellare, l'imbarco lento come una flebo di gelatina mi da l'opportunità di una foto al tramonto. Poi finalmente l'aereo... Che sembra uscito dalle sorpresine Kinder ma non hai fatto in tempo ad attaccarci gli adesivi. Ho compagnia durante il viaggio: una guida che ancora devo aprire e che probabilmente non mi servirà a molto. Come sempre mi fermerò quando sarò stanca e farò parecchie deviazioni per rubare una foto all'orizzonte o un sorriso ad uno sconosciuto. Mi perdo guardando fuori dal finestrino, il posto che spetta ai sognatori, e poi è subito Oporto. Domani vi racconterò di come avrò fatto a raggiungere il mio letto perché per ora non ho trovato neanche la Metro. 

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