lunedì 15 agosto 2022

Nona tappa di Senda del Agua e Ferragosto

Non ho dormito benissimo, la ragazza che dormiva sopra di me nel letto a castello russava come un trattore Same in salita. Alle 5:30 avevo ascoltato tutta l'ottava sinfonia di Beethoven sotto forma di rumori notturni, perciò sveglia, prepararsi e andare. Anche oggi usciamo insieme ai Gian Marco & friends. Sono bravi questi ragazzi e ragazze: 5 persone che arrivano da più parti d'Italia, uno dal Lazio, uno lombardo, due venete e una umbra. Sono giovani e allegri, sono belli e hanno voglia di divertirsi in maniera pulita. Il buio la fa da padrone anche oggi ma siamo usciti una mezz'oretta più tardi quindi ci sembra che duri di meno; oggi me lo godo questo buio perché le cose sono diverse quando non c'è nessuno in giro. Usciamo da Vigo, dalle sue larghe strade deserte, solo pellegrini con zaini e bastoni. La luce del sole comincia a far capolino fra le prime case di Teis. Attraversiamo un ponte e ci ritroviamo nella collina sopra Vigo, si sale tanto, un paio di salite ripide che sono una botta alle gambe ma si va avanti. A voltarsi indietro si può vedere quanto è distante e piccola Vigo, eppure ieri sembrava così grande e sembra da poco che ce la siamo lasciata alle spalle. Che qua il tempo si restringe e si dilata come una spugna, assorbe tutto e tutto rilascia. C'è un bel pezzo di strada che consente di vedere Vigo e l'oceano, ogni tanto mi perdo a fotografare e sorridere di questo mio bisogno di vedere sempre il mare, l'acqua, come una Madre che non so lasciare. Prima di entrare nel bosco trovo un cippo, il primo dopo tanti km, e mi rendo conto che mancano meno di 100 km a Santiago: sono sorpresa, pensavo ne mancassero molti di più. Non sono stanca, sto bene, non mi sento addosso tutti quei km che dice il mio contapassi e la mappa del cammino. Entro nel bosco e perdo Gian Marco & friends, come un Cappuccetto Rosso qualunque, li rivedrò più tardi. Questo pezzo di cammino è stato uno dei più belli in assoluto finora: la Senda del Agua (così si chiama questo percorso) mi fa stare bene, è un bosco dolce, una passeggiata rilassante, mi fermo per fare colazione, poi chiamo mia madre. La conversazione con lei è stata più o meno così:
-Ciao ma', come stai?
-Al solito, e tu? Cosa fai per ferragosto?
-Mah, sai com'è, oggi per cambiare vado a fare una passeggiata lungo le strade e i sentieri della Galizia.
Mia madre è famosa per le sue domande originali, si sarà capito. La Senda del Agua finisce e io so che rimarrà con me per un bel po': è stata una carezza che ha saputo lenire la fatica delle salite di Vigo. Attraverso Rande e vedo il suo lungo ponte in lontananza; durante il cammino incontro delle persone deliziose ma di tutte loro ne parlerò separatamente perché sono la ricchezza di questo percorso. In lontananza si vede la collina che porta a Redondela, la mia meta di oggi, prima però trovo Cedeira, mi illudo di poter fare la seconda colazione al bar: qua ci si sveglia tardi a quanto pare. Trovo però una bellissima chiesa...chiusa. E anche una scuola piuttosto inclusiva, vivaddio! Anche l'uomo col trattoreddu di tiu Bobore mi dice Buen camino! Un paio di Km ancora, qualche zucca che cerca di scappare e infine Redondela. Dimentico che è ferragosto ma trovo un bar pasticceria aperto, ci raggiungono Gian Marco & friends e finalmente si mangia! L'albergue è colorato, entro e crollo: dormo fino alle 17:00. Avevo bisogno di questo, mi sveglio riposata e serena, dobbiamo fare la spesa per la colazione di domaNOOO, è tutto chiuso per ferragosto. Pazienza, andiamo a cena in uno dei pochi esercizi commerciali aperti. Oh finalmente! Un hamburger come si deveNO, hanno finito il pane, niente hamburger. Ah ok, fa niente, allora una tortillaNO hanno finito pure quella. Guarda, pazienza, voglio mangiare qualcosa di tipico, mi porti questa zorzaNOOOO hanno finito pure quella, senti, portami quello che hai e facciamo prima, che dici? Beh dai, pensavo peggio. Ma perché non andiamo in quel bar pasticceria di stamattina a prendere un dolcino? Erano così buoni... Vedo che è rimasto tantissimo. Facciamo che si va a nanna, perché in fondo oggi tutti riposano, anche i lavoratori di quegli esercizi commerciali che giustamente hanno chiuso e così hanno potuto godere di un giorno di riposo. E allora mi concedo anche io l'unica tappa sotto i 30.km, l'unico giorno dove ho fatto meno di 40.000 passi: è ferragosto, posso anche riposare. 

1 commento: