domenica 14 agosto 2022

Ottava tappa di periferie e biciclette volanti

San Pedro de la Ramallosa mi ha dato tante soddisfazioni, tipo il lettino del Pazo Pías era di una comodità incredibile e ho dormito come un ghiro fino alle 4:30. Ci siamo svegliate, preparate e partite, non prima di aver dato uno sguardo al vangelo... presumo fosse il vangelo eh, era in spagnolo e quindi vado sulla fiducia. La preparazione per mettersi in marcia, detta così sembra una cosa di due minuti, in realtà ti devi cospargere di crema anti frizione dalle clavicole alle dita dei piedi, quindi impieghi oltre mezz'ora per prepararti, soprattutto perché devi fare tutto in silenzio e in punta di piedi per non svegliare chi ancora dorme. Oggi abbiamo camminato insieme a Gian Marco & Friends (non sembra il nome di un gruppo musicale anni '80?). Anche loro andavano a Vigo e fare la strada insieme può essere confortante. È buio, buio pesto, cammino e sono sola. Puoi camminare con 100 persone intorno ma quando cammini sei tu, il tuo zaino, la tua strada, i tuoi piedi, la tua stanchezza e i tuoi pensieri (ndr: è sempre buio) Camminare insieme vuol dire prendersi i propri spazi, il proprio silenzio, andare al proprio passo, superare il resto del gruppo se il tuo passo è più veloce, lasciare andare avanti gli altri se tu sei stanca. (ndr: è buio e i marciapiede spaccano le gambe) Succede sempre l'elastico: ora superi, dopo vieni superata ma infine ci si ritrova più avanti, si fa un pezzo di strada insieme, si ride, si chiacchiera, poi si torna al propro passo e ci si incontra alla meta. (ndr: è sempre buio ma si vedono alcune casette. Spente) Questo vale nel cammino ma anche nella vita: ciascuno deve fare la propria strada e non inseguire gli altri, devi saper lasciare andare e andare oltre, sai che stai viaggiando con altri, devi aver rispetto dei loro ritmi e delle loro esigenze, e sul tuo compagno di viaggio devi poter contare. (ndr: anche oggi il sole non ce la può fare a spuntare) Fai la tua strada se il tuo compagno sta bene, se ce la fa, ma se è in difficoltà ti fermi e lo aiuti, facendo in modo che riesca a ripartire. E dovrebbe funzionare così anche nella vita. Ma toh! Il sole forse riesce a sorgere anche stamane, del resto sono solo le 7 del mattino inoltrate, alla buon'ora eh! Le piccole cittadine balneari dall'alto sembrano un presepe fuori moda e da questa collina a picco sull'oceano tutto sembra piccolo a parte certe orribili opere dell'uomo che si stagliano all'orizzonte come una vergogna (ndr: la piccola collina sull'oceano aveva un dislivello di 480 metri e finirò questo cammino con i polpacci di un ciclista). Finito il bosco si va sull'asfalto, cosa non buona per i piedi ma tant'è, peraltro spesso si trova un cartello per indicare che il cammino prosegue sulla statale, c'è una corsia separata per i pedoni ma non è molto piacevole camminare con le macchine che ti sfrecciano a fianco, e in quei casi si tira un porco per alleggerire la situazione. In compenso il cielo oggi è bellissimo, io cammino col naso all'insù, evito per miracolo di finire con la faccia sul palo delle luci di Buone feste... Feste?? Si, qua è ancora Natale, quindi? Vi crea problemi? Trovo anche delle tracce italiche...mah! Arrivo a Vigo, questa città sdraiata sulle rive dell'oceano, è grande, la seconda città della Galizia, impiego tanto prima di arrivare all'albergue. Devo attraversare la periferia con tutta quella vita che sbuca fuori dai muri e dalle pareti dei palazzi. Ed io continuo a camminare col naso all'insù...oggi finirò spiaccicata su un palo, me lo sento. Entro nella città, c'è acqua, marmo e cielo da fotografare, infine arrivo all'albergue... Eh, ma dai ragazzi! Non c'era bisogno di farmi pure il traguardo, è solo una tappa, orsù! Ah no, è una gara di biciclette che volano. Beh ora un bel riposiNOOO! La gara di biciclette e il loro DJ, speaker o chi diavolo è, che continua a incitare tutti urlando come una calandra: rapido rapido rapidooooo! Es Marco Veiraaaa, adelanteeeeee! Fernandooooo vamoooooooos! Tiempo tiempo! Ma zios cantantes con todas las plazas de Vigo, proprio aqui la vuelta de las biciclettas volantes con musicas tamarras e DJ de mierda a rompere las pelotas? Tanto vale andare a fare la spesa...ma no, è domenica, l'unico "supermercato" aperto ha la superficie pari alla mia cameretta da adolescente, il resto degli esercizi commerciali, se esistono, saranno a km di distanza e anche basta camminare, no? Comunque trovo sempre qualcosa da mangiare, di fame non si muore nel cammino, anzi, si mangia più del dovuto perché si è curiosi di provare nuovi sapori. Trovo anche Jack Sparrow su un balcone di Vigo e non me ne capacito. Mi affascina invece un centro sociale, chissà che storia ha alle spalle... Ché dietro ad ogni rivolta c'è sempre una storia interessante e controversa. Si torna all'albergue e...udite, udite! hanno finito di volare e ci sono le premiazioni. Chissà chi ha volato più in alto... A me basta sapere che mancano 5 giorni alla fine di questo percorso e no, vorrei che non finisse. Ma questo è un altro discorso. 

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