mercoledì 26 febbraio 2020

Il fuso orario di Lisbona

Quando uno arriva a Lisbona deve lasciare a casa la fretta, la puntualità e tutto ciò che è il comune senso degli orari. Da quando sono in Portogallo ho sempre avuto la colazione molto tardi per i miei standard. Ieri, prima di andare a dormire ho posto al ragazzo della reception la fatidica domanda "a che ora servite la colazione?". In maniera compassata mi risponde che nel loro hotel servivano la colazione "molto presto". Sono inorridita e ho pensato di dovermi alzare alle 5 del mattino per mangiare due fette biscottate e un tea caldo. Ma lui ha precisato "dalle 7 del mattino alle 10". Ho riso appena sono entrata in ascensore: nel fuso orario di Lisbona le 7 del mattino corrisponde a "molto presto". Sono uscita intorno alle 9:00 e ho pensato di andare a vedere un negozio che volevo vedere da molto tempo e casualmente è a due passi dal mio hotel: orario di apertura 10:30. Va bene, passo e giro la ruota, saliamo sul tram 28 e facciamo un giro. Mi perdo la fermata perché stavo sonnecchiando, perciò faccio due volte l'intera corsa: uno spreco di tempo? No, mi sono goduta la strada, i vicoli dell'Alfama, le facce della gente, le donne con i sacchetti della spesa che vedevo dal finestrino di quel ferro vecchio che ancora si ostina ad arrampicarsi sulle rotaie. Ormai non bado più agli orari, il tempo qua è una linea lenta e al massimo puoi guardarlo dall'alto: puoi vederlo scorrere senza troppo rumore. Qua il tempo è così: una ragnatela che ti avvolge e ti trattiene affinché tu possa godere delle cose, di un tramonto, di una via sperduta o semplicemente di una risata con uno sconosciuto. Ed è inutile agitarsi perché si rimane intrappolati da questa splendida indolenza che ti costringe a sederti anche se non sei stanca. 

1 commento:

  1. Lisbona, il piacere di vivere senza guardare l'orologio..è una città bellissima e le tue foto davvero stupende.

    Qui è un delirio Sfiggy, per qui intendo a Milano, la Milano di Lucio Dalla, è sparita. La Milano che ride e si diverte.

    Passerà. Ciao da dolly

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